Poesie d’estate

VENTO D’ESTATE

di G. Camerana

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Il pioppo nell’azzurro

è un vivo tremolio grigio e argento;

fa in mezzo ai rami il vento

lento sussurro.

Per la marea dorata

delle messi, olmi e noci hanno sembianza

grave; la lontananza

splende infiammata.

Rosseggia il cascinale

fra pianta e pianta; il muricciol di creta

piove una larva quieta

dentro il canale .

Verranno le luccioline

stasera, or pieno è il prato di farfalle:

candide, glauche e gialle

grandi e piccine.

Primavera in poesia

Giosuè Carducci

PRIMAVERA CLASSICA 

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Da i verdi umidi margini

la violetta ordora,

il mandorlo s’infiora,

trillan  gli augelli a volo.

Fresco ed azzurro l’aere

Sorride in tutti i seni:

io cheid a’m tuoi sereni

occhi un più caro sol.

Che importa a me de gli aliti

Di mammola non tocca ?

Ne l atua dolce bocca

Freme un più vivo fior.

Che importa a me del garrulo

di fronde e augei concento ?

Oh che divino accento

Ha su’ tuoi labbri amor !

Auliscan pur le rosee

Chikome de gli arboscelli:

l’onda de’ tuoi capelli,

cara, disciogli tu.

M’asconda ella gl’inanimi

Fiori del giovin anno:

essi ritorneranno.

Tu non ritorni più.

Primavera in poesia

Arturo Graf

UCCELLETTO 

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In cima a un’antica pianta

nel roseo ciel del mattino,

un uccelletto piccino

(oh, come piccino! ) canta.

Canta?  Non canta : cinguetta.

Povera, piccola gola,

ha in tutto una nota sola

e quella ancora imperfetta.

Perché cinquetta?

Che cosa lo fa parer si giulivo ?

S’allegra d’esser vivo

in quella luce di rosa….