Calendario dell’Avvento – 15 dicembre 2017

Il mistero di Natale 

di Laurence Housman

La  Luce guardò in basso

e vide le Tenebre:

“Là voglio andare”

disse la Luce.

La Pace guardò in basso

e vide la Guerra :

“Là voglio andare”

disse la Pace.

L’Amore guardò in basso

e vide l’Odio

“Là voglio andare”

disse l’Amore.

Così apparve la Luce

e risplendette.

Così apparve la  Pace

e offrì riposo.

Così apparve l’Amore

e portò vita;

questo è il mistero del Natale.

Poesie d’estate

ESTATE CHIARA E ARDENTE 

di N. Aseev

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Delle quattro stagioni dell’anno

l’estate è la più chiara e la più

ardente,  fa mautrare i frutti

e sparge risa e luce.

Com’è bello, discendendo al fiume,

fermarsi sopra l’acqua,

per ascoltare in lontanza il cuculo

per vedere la giovane luna.

Un mare di parole

MARE AL MATTINO 

di Kostantinos Kavatis

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Fermarmi qui . Per vedere anch’io un po’  di natura.

Luminosi azzurri e gialle sponde

del mare al mattino e del cielo limpido:tutto

è belle in peina luce.

Fermarmi qui. E illudermi di vederli.

(e davvero lividi un attimo appena mi fermai);

e non vedere anche qui le mie fantasie,

i miei ricordi, le visioni del piacere.

Poesie d’estate

ESTIVA 

di Vincenzo Cardarelli

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Distesa estate,

stagione dei densi climi

dei grnadi mattini,

dell’albe senza rumore –

ci si risveglia come in un acquario –

deigiorni indentici, astrali,

stagioen la meno dolente

d’oscuramenti e di crisi,

felicità degli spazi,

nessuna promessa  terrena

può dare pace la mio cuore

quanto la certezza di sole

che dal tuo cielo trabocca;

stagione estrema, che cadi,

prostata in riposti enormi;

dai oro ai più vasti sogni,

stagioen che proti la luce

a distendere il tempo

di là dai confini del giorno,

e sembri mettere a volte

nell’orgine che procede

qualche cadenza dell’indugio eterno.

Poesie d’estate

L’ESTATE SUI CAMPI

di Alfonso Gatto

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Splende a distesa il giorno

rosato alla pianura,

la tremula calura

richiama a lungointorno

dall’alto il visbilio

dei passeri nel sole.

…il grano trema e nere

si schudono farfalle

all’afa azzurra; d’oro,

riversa a quel ristoro

di luce, nelle gialle

stoppie bisbiglia l’aria

….Così morbido e solo

scorre sulfiume e il verde

silenzio che alel valli

odoroso si perde.

Restano icampi gialli,

monotona campagna

dei grilli e della sera….

Farfalle

LA FARFALLA

Alphonse de Lamartine 

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Nascere a primavera, morire con le rose,

sulle ali di uno zefiro nuotare nella luce,

cullarsi in grambo ai fiori appena schiusi,

in una brezza pura di profumi e d’azzurro,

scuore, ancora giovane, la polvere alle ali,

volare come un soffio verso la volta infinita:

ecco della falfalla il destino incantanto !

Somiglia al dessderio che non si posa mai,

che mai si sazia, ogni cosa sfiorando

per poi tornare al cielo, in cerca di piacere.