….è bene tornar bambini qualche volta e non vi è miglior tempo che il Natale, allorché il suo onnipotente fondatore era egli stesso un bambino…
(Charles Dichens)
Giosuè Carducci
PRIMAVERA CLASSICA
Da i verdi umidi margini
la violetta ordora,
il mandorlo s’infiora,
trillan gli augelli a volo.
Fresco ed azzurro l’aere
Sorride in tutti i seni:
io cheid a’m tuoi sereni
occhi un più caro sol.
Che importa a me de gli aliti
Di mammola non tocca ?
Ne l atua dolce bocca
Freme un più vivo fior.
Che importa a me del garrulo
di fronde e augei concento ?
Oh che divino accento
Ha su’ tuoi labbri amor !
Auliscan pur le rosee
Chikome de gli arboscelli:
l’onda de’ tuoi capelli,
cara, disciogli tu.
M’asconda ella gl’inanimi
Fiori del giovin anno:
essi ritorneranno.
Tu non ritorni più.
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