La felicità è interiore, non esteriore; infatti non dipende da ci che abbiamo ma da ciò che siamo.
(Henry van Dyke)
La Befana, cara vecchietta,
va all’antica, senza fretta.
Non prende mica l’aeroplano
per volare dal monte al piano,
si fida soltanto, la cara vecchina
della sua scopa di saggina: beh
è così che poi succede
che la Befana…non si vede !
Ha fatto tardi fra i nuvoloni,
e molti restano senza doni !
Io quasi, nel mio buon cuore,
vorrei regalarle un micromotore,
perché arrivi dappertutto
col tempo bello o col tempo brutto…
Un po’ di progresso e di velocità
per dare a tutti la felicità !
(Gianni Rodari)
In ogni cosa elegante c’è la porta principale per i signori, e c’è la porticina di servizio per if fornitori; ma non deve mancare la porta celeste per gli dei. Si potrebbe dire che la cappa del camino è il tunnel che congiunge la terra al cielo. […] Per colpa di certe convenzioni, e d’una diffusissima mancanza di coraggio ascensionale, forse questa porta è poco adoperata…. Ciò non toglie che la porta della Befana sia la vera porta principale: la porta che si apre sull’universo.
(Gilbert Keith Chesterton)
Mi hanno detto, cara Befana,
che tu riempi la calza di lana,
che tutti i bimbi, se stanno buoni,
da te ricevono ricchi doni.
Io sono sono sempre stato
ma un dono non me lo hai mai portato.
Anche quest’anno nel calendario
tu proprio in perfetto orario ,
ma ho paura, poveretto,
che tu viaggi in treno diretto:
un treno che salta tante stazioni
dove ci sono bimbi buoni.
Io questa lettera ti ho mandato
per farti prendere l’accelerato !
O cara Befana, prendi un trenino
che fermi a casa d’ogni bambini,
che fermi alle case dei poveretti
con tanti doni e tanti confetti.
(Gianni Rodari)
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