Alexander Pope
La toletta
E ora svelata, la toletta si mostra,
ogni vaso d’argento dipsosto in mesterioso ordine.
Prima, in bianca veste, la ninfa intenta adora
a capo scoperto, i numi della cosmetica.
Celstiale immaginine nello specchio appare,
la sacerdotessa minore, al lato dell’altrae,
tremando, inizia i sacri riti dell’orgoglio.
Innumeroevoli tesoi si aprono all’istante,
e appaiono le variegate offerte del mondo;
da ognuna sceglie con grazia e minuta cura,
e orna la dea con l’abbagliante spoglia.
Questos scrigno rivela splendenti gemme dell’India,
e un’intera Arabia soffia dalla scatola laggiù.
La tarturaga e l’elegante qui si uniscono.
qui file di spilli si aprono in brillanti schiere,
piumini , ciprie,nei. Bibbie, bigliettigalanti.
ira la bellezza tremenda indossa le sue armi;
la bella a ogni istante s’arrichisce di fascino
aggiusta i sorrisi, ridesta ogni sua grazia,
raduna tutte le meraviglie del suo volto;
vede per gradi divampare un rosso più puro,
e lampi più acuti le guizzano negli occhi.
I Silfi d’adoperano solleciti nell’amato cura;
che sistema l’acconciatura, chi divide i capelli,
chi increspa la manica, chi piega la veste,
e Betty è lodata per fatiche non sue.
da Il riccio rapito, Canto I
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