Auguri di Pasqua

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E’ PASQUA

di Cesare Zavattini

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Anche il sole stamane è arrivato per tempo,

anzi con un leggere anticipo.

Anche io mi sento buono,

più buono del solito.

Siamo tutti un po’ angeli oggi

mi pare quasi di volare

leggere come sono.

Esco di casa canticchiando,

voglio bene a tutti .

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La buona primavera

Angiolo Silvio Novaro

RONDINI

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Le rondini gridano l’ra

dai tetti. Vengono e vanno.

La terra si sveglia, lavora

a spogliarsi il grezzo panno,

viso e abito rinnovella,

cangia lana in seta bella.

La nuovola in aria si perde

la collina.Luccica tutta,

i sentieri han l’erba verde

e la siepe stecchita ributta,

e l’azzurrognolo timo

mette fiori per il primo.

Dolce tempo, chiara grazia !

Esce il gregge dall’ovile

e l’uomo esce da suo gelo

è si sente più gentile

e più buono, e Iddio ringrazia.

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La Pasqua di Gozzano

Guido Gozzano

PASQUA

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A festoni la grigia paretiaria

come una bimba gracile s’affaccia

ai muri della casa centenraia.

Il ciel di pioggia è tutto una minaccia

sul bosco triste, che lo intrica il rovo

spietatamente, con tenaci braccia.

Quand’ecco dai pollai sereno en uovo

il richiamo di Pasqua empie la terra

con l’antica pia favola dell’ovo

L’artista e le donne

Salvatore Fiume

SCRIVO A TE DONNA

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Ogni mattina, dopo il segno della croce,

scriverti

è come recitare una preghiera.

Non si può far di peggio

ma io so fare di meglio.

Ora che ti vedo,

di buon mattino,

metnre tutti dormono,

prendo la penna, come un ladro prenderebbe

la chiave di un forziere,

e ocn la penna

rubo la vita che non mi appartiene

e scavo un camminamento

per raggiungere te che, contro ogni legge,

considero mia.

Una meravigliosa creazione : la donna

DONNA

Tagore

Donna Liberty con Bouqet

Donna, non sei soltanto l’opera di Dio,

ma anche degli uomini, che sempre ti fanno bella con i loro

cuori.

I poeti ti tessono una rete con fili di dorate fantasie;

i pittori danno alla tua forma sempre nuova immoralità.

Il mare dona le sue perle,

le miniera il loro oro,

i giardini d’estate i loro fiori

per adornanrti, per copririt,

per renderti sempre più preziosa.

Il desiderio del cuore degli uomini

ha steso la sua gloria

sulla tua giovinezza.

Per metà sei donna, e per metà sei sogno.

Mater dolcissima

Salvatore Quasimodo

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“Mater dolcissima, ora scendono le nebbie,

il Naviglio urta confusamente sulle dighe,

gli alberi si gonfiano d’acqua,bruciano di neve;

non sono triste nel Nord: non sono

in pae conem, ma non aspetto

perdono da nessuno, motli mi devno lacrime

da uomo a uomo. So che non stai bene,

che vivicome tutte le madri dei poeti, povera

e giusta nella misura d’amore

per i figli lontani. Oggi sono io

che ti scrivo”. – Finalmente, dirai, due parole

di quel ragazzo che fuggì di notte con un mantello corto

e alcuni versi in tasca. Povero, così pronto di cuore

lo uccideranno un giorno in qualche luogo –

“Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo

di treni lenti che portavano mandorle e arance,

alla foce dell’Imera, il fiume pieno di gazze,

di sale, d’eucalyptus. Ma ora ti rignrazio,

questo volgio, dell’ironia che hai messo

sul mio labbro, mite come la tua.

Quel sorriso m’ha savato dapianti e da dolori.

Enon importa ser ora hoqulache lacrima per te,

per tuttiquelli che come te aspettano,

e non sanno che cosa. Ah, gentile morte,

non toccare l’orologio incucina che batte sopra il muro

tutta la mia infanzia èpassata sulla smalto

del suo quadrante, su quei fiori dipinti:

non toccare le mani, il cuore dei vecchi.

Ma forse qualcuno risponde ?  O morte di pietà,

morte di pudore

Addio, cara, addio, mia dolcissima mater. “