Pietro Metastasio
Sogni e favole io fingo; e pure in carte
mentre favole e sogni orno e disegno
in lor, folle ch’io son, prendo tal parte,
che del mal che inventai pianco e mi sdegno.
Ma forse, allor che non m’inganna l’arte,
più saggio io sono ? E’ l’agitato ingegno
forse allor più tranquillo ? O forse parte
da più salda cagion , l’amor , o sdegno ?
Ah che non sol quell chio cantoe scrivo
favole son: ma quanto temo o psero,
tutto è menzogna, e delirando io vivo !
Sogno della mia vita è il corso intero.
Deh tu, Signor, quando a destarmi arrivo,
fà ch’io trovi riposo in sen del Vero !
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